Suor Crocifissa (Teresa) Militerni

Biografia

Suor Crocifissa Militerni nacque a Cetraro (CS) la notte di Natale 1874, dai coniugi Giuseppe e Pasqualina Giordanelli. Al battesimo ricevette il nome di Maria An¬tonietta Teresa, ma in famiglia fu chiamata sempre Teresa.
Precoce d'intelligenza e sensibilissima alla grazia, il giorno della prima Comunione (aprile del 1884) sentì un'attrazione straordinaria all'unione con Dio. A soli 13 anni decise, nel segreto del suo cuore, di dedicarsi in¬teramente al Signore.
Crescendo, cominciò a raccogliere, in una chiesa abbandonata del paese, le giovani che desideravano vivere in unione con Dio. A casa sua insegnava il catechismo alle figlie del popolo.
Richiesta in sposa da un nobile cavaliere del luogo, per allontanare da sé ogni tentazione e qualunque altro tentativo da parte dei suoi, si tagliò le trecce e le ciglia e il 25 marzo 1894 fece voto di verginità col permesso del suo confessore. In questa occasione indossò un vestito nero e coprì la sua bionda capigliatura con uno scialle nero, tra molte lot¬te dei suoi. Sotto la guida di un esigente sacerdote del paese, s’impegnò in un serio cammino di vita spirituale ed apostolica con preghiere, digiuni e discipline.
Ottenne un pezzo di terreno da un suo parente e pensò che lì avrebbe potuto dare inizio a quanto aveva nel cuore: fonda¬zione di un convento, con asilo, orfanotrofio, ospizio, ospedale. Tutto a spese della Divina Provvidenza.
Il 3 marzo 1902 quattro Suore Battistine giunsero a Cetraro per stabilirvi una loro comunità; desideravano realizzare un asilo e un laboratorio; la casa fu aperta il 19 marzo, col nome di Istituto di S. Giuseppe. Fu questa, per Teresa, la chiamata del Signore. Dopo molte lotte con la famiglia, amici e conoscenti, abbandonò la casa paterna ed entrò nella Congregazione il 7 settembre 1903, trasportando nella Casa Battistina di Cetraro le associazioni da lei fondate, che dovette poi lasciare per cominciare l’anno di noviziato.


Il 7 luglio 1904 ad Angri, Casa Madre, vestì il santo abito e prese il nome di Suor Crocifissa. Emise i voti perpetui 1’8 settembre 1910.
Appena dopo la prima professione tornò a Cetraro, dove, sotto la guida della Superiora Suor Colomba Ferraro, continuò le opere iniziate precedentemente e aprì anche scuole festive, raccolse orfane, fondò un ospedale a cura del Comune, aprì l'ospizio per le persone anziane.

Nominata nel 1909 Superiora della Casa di Cetraro, ottenne dal Vescovo, Mons. Scanu, la Chiesa cosìddetta del Ritiro, con una sala annessa ed un'area contigua; successivamente comprò un altro pezzo di terreno adiacente e il 15 dicembre 1912 fu posta, con grande festa, la prima pietra dell'erigendo convento.

La costruzione fu portata avanti con le sue preghiere e i suoi sacrifici; ella non arrossiva nel questua¬re ed ebbe frequenti consolazioni celesti: più di una volta il Signore operò per lei veri prodigi. Ben presto, il 7 ottobre 1915, Sr. Crocifissa dovette lasciare il suo paese, perché chiamata a Roma, come Maestra delle Novizie. Svolse il suo compito come una instancabile ed innamorata “plasmatrice di anime ardenti”. Nel Capitolo Generale del 1919 fu eletta anche Consigliera Generale.
Durante il 1924, per ubbidienza, frequentò un corso d'infermiera, durante il quale si sentì spesso male, con febbri e forti dolori viscerali. La Superiora Generale, Madre Artemisia Cirillo, ritenne utile farla tornare a Cetraro, nella speranza che l'aria nativa le giovasse. La sera del 26 gennaio 1925 Sr. Crocifissa partì da Roma. Rivide Cetraro, dove dovette sottoporsi ad un'operazione chirurgica per peritonite tubercolare. Non emise un lamento, benché il cloroformio non avesse prodotto alcun effetto.
Nonostante l'operazione, purtroppo ella si aggravò: la mattina del 25 marzo, anniversario del suo voto di verginità, ricevette gli ultimi sacramenti e dicendo: "Ecco l'Ancella del Signore" esalò l'ultimo respiro. Nel compianto generale e con un accompagnamento imponente, fu sepol¬ta nel Cimitero di Cetraro. Persistendo la fama di santità, sia nel popolo che tra le suore della Congregazione Battistina, il 3 marzo 1940 si è proceduto alla traslazione dei resti mortali della Serva di Dio, dal cimitero comunale di Cetraro alla chiesa dell’Istituto San Giuseppe.
Successivamente, il 21 dicembre 2014, si è celebrata l’apertura dell’Inchiesta Diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità che veniva conclusa il 19 maggio 2018.
Sr. Crocifissa ha lasciato un copioso epistolario, pensieri di meditazione, preghiere, poesie e altri scritti spirituali; soprattutto ha lasciato la testimonianza di una vita totalmente donata a Dio nel servizio generoso ai poveri.

Preghiera per intercessione

Chiedere grazie per intercessione di Suor Crocifissa Militerni (Teresa).
Con approvazione ecclesiastica si Sua Ecc.za Mons. Leonardo Bonanno. Vescovo di San Marco Argentano - Scalea (CS) – Italia

Santissima Trinità,
Padre, Figlio e Spirito Santo,

Ti lodiamo e Ti ringraziamo
per aver donato alla Chiesa e al mondo
la tua serva fedele Suor Crocifissa Militerni che,
con lo sguardo rivolto ai beni eterni,
ha vissuto una vita ardente ed operosa
totalmente donata a Dio e ai fratelli.

Sul suo esempio facci custodi e testimoni
della bellezza di quell’Amore Crocifisso
che del creato supera ogni bellezza.

Ti chiediamo
per sua intercessione
la grazia che tanto desideriamo.
Amen

Il Carisma

BREVE PROFILO SPIRITUALE E CARISMA DELLA SERVA DI DIO

Il carisma della Serva di Dio Sr. Crocifissa Militerni è un profondo ed ardente legame sponsale con Gesù Crocifisso “…che del creato supera ogni bellezza”.
E’ da questo ardente amore che scaturisce la sua donazione a Lui e il suo amore per gli esclusi e gli emarginati.
In linea con il carisma della Congregazione, Sr. Crocifissa ne vive la dimensione sponsale imitando Gesù di Nazareth che passa per le vie del mondo facendo del bene a tutti. Il suo sguardo è rivolto, in particolare, al Crocifisso che allarga le sue braccia sulla croce e con la forza del perdono e l’offerta della sua vita al Padre trasforma ogni male in sommo bene. Da questo suo sguardo d’amore ne scaturisce una vita ardente ed operosa, totalmente donata a Dio e ai fratelli.
Come “… custode e testimone della bellezza dell’amore crocifisso che del creato supera ogni bellezza” Sr. Crocifissa si fa pane per il mondo nella quotidiana condivisione di ogni frammento di dolore e di gioia. La sua operosità, il suo coraggio, la sua fiducia nella Provvidenza, la sua umiltà non conoscono limiti.